immagini e documenti della venezia giulia



Autore: Spiro Dalla Porta Xydias
Anno: 2012
Formato: 14x14 cm.
Pagine: 86
Numero illustrazioni: 30
Stampa interno: Colore
Copertina: Colore, brossura con alette
Prezzo: Euro 8,00
Lingua: Italiano
ISBN: 88 96940 754

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Il Torrente

della Val Rosandra


Avevo avuto notizie dell’orribile scempio compiuto in Val Rosandra da Giorgio Godina che mi aveva inviato un e-mail con allegate alcune foto del delitto perpetrato. E mi chiedeva se ero in grado di partecipare al raduno di protesta programmato in Valle per la prossima domenica. Naturalmente, ancora convalescente dal grave male che mi aveva tenuto segregato in casa per un mese, non ero certo in grado di prendere parte alla manifestazione, ma anche se fossi stato fisicamente a posto, non ci sarei andato: non avrei potuto sopportare la vista dello scempio assurdo, ingiustificato, delittuoso commesso a danno di uno dei più splendidi paesaggi che la natura ci aveva regalato a pochi chilometri da Trieste. E così non ho voluto guardare i filmati e le altre foto che amici premurosi mi avevano inviato; non avevo e non ho la forza di accettare la distruzione barbara, incosciente, vandalica di un sito che per settant’anni avevo frequentato, ricavando dal suo contatto felicità e rinnovo d’amore per la mia valle, per la natura, per la bellezza. Per cui ho sentito l’insopprimibile bisogno di rituffarmi nel passato, di rivivere quelle passeggiate lungo il meraviglioso letto del torrente, di affermare l’intoccabilità del suo fascino opponendo la memoria d’amore alla distruzione dell’odio. E ho ripreso in mano quel capitolo del mio lontano libro, “Val Rosandra, I’m easy” edito nel 1989 in cui avevo dedicato una parte importante alla descrizione del magico percorso del Rosandra. E in quelle righe, accompagnate da singole foto, ho ritrovato vivo e rinnovato il fascino incomparabile di quell’angolo di paradiso terrestre. Il volume aveva avuto pochissima diffusione perché l’editore era fallito poco dopo la pubblicazione; e quindi poche copie sono state vendute. Allora, in questo momento di desolazione per migliaia di amici che come me hanno pianto la desolante e incosciente devastazione del sito tanto amato, ho pensato che forse era giusto offrire loro il ricordo sempre vivo di quella bellezza, conservato intatto da quello scritto dettato allora da gratitudine e ammirazione. E grazie alla sua sensibilità e al suo attaccamento alla Valle ho concordato con l’editore Luglio la riedizione di quei capitoli del mio libro dedicati al Rosandra. Intitolando questa volta lo scritto con la parola che suscita oggi tanto dolore e tanta nostalgia: “Il Torrente”. Alcune osservazioni che oggi, a distanza di oltre vent’anni, mi sembrano indispensabili. Non ho voluto cambiare una virgola di quanto scritto allora, perché l’importanza e la portata dell’opera sta tutta nella genuinità sentita ed espressa quando l’ho composta la prima volta, e il nastro argenteo del fiume era realtà viva, non oscurata da attentati e aggressione delittuosa. E così ho fatto per le foto originali: in essa appare la figura di una delle più splendide ragazze di allora, l’attrice-mima Barbara Zarotti, miss Sorriso Venezia Giulia. La sua presenza allora e ancor più oggi ha il significato del sigillo e del simbolo di bellezza etico-esistenziali che il fascino incontaminato del torrente allora rappresentava ed esprimeva.