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Autore: Gizella Nemeth, Adriano Papo Anno: 2014 Formato: 16,5x23,5 cm. Pagine: 252 Numero illustrazioni: 75 Stampa interno: Bianco e nero, colore Copertina: Colore, brossura con aletta Prezzo: Euro 19,00 Lingua: Italiano ISBN: 88 6803 095 7 ACQUISTA |
Da Sarajevo al Carso Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este, erede al trono d’Austria-Ungheria, veniva assassinato a Sarajevo assieme alla consorte, Sofia Chotek, dallo studente serbobosniaco Gavrilo Princip. Poco meno d’un mese dall’attentato l’Austria-Ungheria inviò un duro ultimatum alla Serbia, che in parte lo rigettò determinando l’acuirsi della crisi e la mobilitazione delle potenze europee nel rispetto delle alleanze che avevano sottoscritto. Tra i vari fronti apertisi in Europa, quello di Galizia rappresentò per l’Austria-Ungheria una svolta importante nella fase iniziale della guerra dimostrando la sua debolezza militare di fronte alle armate zariste. Eroica fu la resistenza dei difensori austroungarici della fortezza di PrzemyĆl. A Trieste la Grande Guerra precedette quasi d’un anno l’intervento italiano: i coscritti triestini erano inquadrati nel 97° Reggimento Waldstätten, che affrontò i russi in Galizia e sui Carpazi. Molti triestini combatterono anche nei Balcani. Nel 1915 si apre il fronte del Carso e dell’Isonzo: inizia una lunga guerra di trincea.
Gizella Nemeth, laureata in Storia, e Adriano Papo, PhD in Scienze storiche, membro estero dell’Accademia Ungherese delle Scienze, sono autori di numerose pubblicazioni sui rapporti storici italoungheresi. Sono stati entrambi insigniti della Medaglia d’Onore ‘Pro Cultura Hungarica’. Hanno vinto nel 2001 il Premio Internazionale di Saggistica «Salvatore Valitutti» per l’opera prima Storia e cultura dell’Ungheria. Hanno pubblicato per i nostri tipi i volumi Il Trianon e la fine della Grande Ungheria (2011), Unità italiana e mondo adriatico-danubiano (2012), La via della guerra (2013), Ungheria (2013) e Armi e diplomazia alla vigilia della Grande Guerra (2014). |
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