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Autore: Archivio Luglio Editore Anno: 2008 Formato: 17x24 cm. Pagine: 160 Numero illustrazioni: 240 Stampa interno: bianco e nero Copertina: colore, brossura Prezzo: Euro 15,00 Lingua: italiano ISBN: 88 89153 321 ACQUISTA |
Il Duce a Trieste 1938. La città in camicia nera La visita di Mussolini si colloca in una stagione cruciale per le sorti europee. La scelta di Trieste per iniziare la visita alle Venezie, vale a dire alle regioni sul confine nord-orientale, per ragioni storiche secolari intimamente collegate alla realtà centroeuropea, non pare davvero casuale, così come casuali non sono gli altri argomenti affrontati dopo quello relativo ai Sudeti, visto che è qui che Mussolini affronta pubblicamente di petto la questione razziale, parlando delle misure antiebraiche, sia pure presentate come corollario di una più generale politica della razza, divenuta a suo avviso necessaria dopo la conquista dell’Impero. Trieste era una città che vantava una delle maggiori comunità israelitiche, perfettamente integrata, italianissima, con eccezionali meriti patriottici e irredentisti, nonché fascisti. Ragion per cui, eleggere Trieste a luogo ideale per la proclamazione del credo razzista, rispondeva a un preciso calcolo ideologico, a una sorte di sfida al presunto nemico cosmopolita ebraico nella sua roccaforte, in contrapposizione al quale si celebrava la romanità tergestina valorizzando le vestigia del teatro romano e i monumenti antichi del Colle di San Giusto, mentre l’avvio dei lavori per la nuova sede dell’ateneo cittadino confermava l’impegno del regime a fare del porto adriatico anche un faro di civiltà italiana nei riguardi degli stati finitimi. Non va neppure trascurato il fatto, che durante la tappa triestina si colloca anche la puntata oltre confine del Duce, accolto con estrema cordialità dalle autorità jugoslave a suggello dei rapporti di buon vicinato instaurati da poco con il governo di Belgrado, allora retto da Stojadinovic.
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