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Autore: Emilio Felluga Anno: 2012 Formato: 15x21 cm. Pagine: 306 Numero illustrazioni: 53 Stampa interno: Bianco e nero, colore Copertina: Colore, brossura con alette Prezzo: Euro 15,00 Lingua: Italiano ISBN: 88 96940 945 ACQUISTA |
Sognavo (ma non avevo la bicicletta) Dal ritrovamento della leggendaria Armando Diaz, il «quattro con» che vinse l’oro alle Olimpiadi di Amsterdam del 1928, alla rinascita della società nautica Pullino, annientata dalla follia comunista e dal grande esodo istriano; da un laconico ma inedito ritratto di Giulio Onesti, indimenticato presidente del Coni nazionale, stuzzicato dalle mule de Trieste, alle travagliate vicende del calcio rossoalabardato e dello stadio Rocco; dalla strepitosa edizione dei Giochi olimpici della gioventù europea di Lignano alla scommessa (vinta) delle mille vele, la regata di Barcola che sarebbe piaciuta a Umberto Saba. C’è questo e molto altro nelle pagine che Emilio Felluga ha scritto a colpi di penna e di pedale, immaginando di percorrere le mitiche salite del Tour de France che, fin da giovanissimo, sognava dalle campagne e dal mare di Isola, la città dov’è nato e che un pasticciato trattato di pace, quello del 1947, sottrasse all’Italia e alle speranze di un’intera generazione. Una rassegna di memorie, suoni, odori, forme, volti e suggestioni raccontati con divertita passione da un uomo che allo sport - alle sue contraddizioni, alle sue girandole di trionfi e rovinose cadute, ai valori e ai sacrifici che si porta addosso - ha dedicato la propria vita, «non con la voglia di fama e ricchezza, ma di essere, fare e sapere». |
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