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Autore: Alessandro Pellegatta Anno: 2020 Formato: 15,5x23 cm. Pagine: 286 Numero illustrazioni: 35 Stampa interno: Colore Copertina: Colore, brossura Prezzo: Euro 18,00 Lingua: Italiano ISBN: 88 6803 193 0 ACQUISTA |
Patria, colonie e affari Dall'Unità al Fascismo Questo libro ripercorre la storia della nostra nazione, delle colonie e dei loro miti. Protagonisti di questo volume sono gli uomini, i movimenti culturali e politici, le idee e le iniziative imprenditoriali che dal Risorgimento in poi si sono scontrate per vedere affermata la loro visione di Patria, di società e di economia, segnando i confini del XIX e del XX secolo. Il mito della Patria, che fu strettamente intrecciato al sorgere del colonialismo politico, ha condizionato nel bene e nel male l’esistenza di tutti gli italiani, che tra l’Unità e l’avvento del fascismo vissero, in madrepatria come nelle colonie, esperienze tra le più decisive e drammatiche della loro storia, e che passarono attraverso profonde e irreversibili trasformazioni economiche, sociali, politiche e culturali. Storia del mito nazionale e storia coloniale diventano così i paradigmi e le allegorie intorno alle quali, sullo sfondo della Grande Italia sognata dai patrioti del Risorgimento, si sviluppò un giovane Stato e la sua precaria economia, contraddistinta da un capitalismo povero di risorse e che, fin dalla seconda metà dell’Ottocento, immaginò le colonie come strumento di edificazione economica e di sfruttamento agricolo e commerciale. Il percorso nazionale e coloniale fu assai arduo, contraddittorio, segnato da profonde lacerazioni e violenze, e portò nei primi anni del Novecento al tramonto dello Stato liberale e all’avvento del fascismo, che attraverso la sua visione imperialista generò ulteriori violenze e adottò su vasta scala il razzismo quale elemento ideologico di differenziazione tra dominatori e dominati. |
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